- Comune di: Montemurlo
- Organizzatore: Montemurlo
Torrente Bagnolo: alla scoperta del ciclo dell’acqua
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Partiamo dalla piazza Aldo Bini, ciclista Montemurlese; imbocchiamo via Riva in direzione villa del Barone. Appena superate le case di Bagnolo ci troviamo sulla riva dx del torrente Bagnolo.
Troviamo il giardino incantato, uno spazio verde con opere in legno realizzate da “Segarte” di Luca Simoni, Ivan ed Erika Butelli vediamo le prime cascate del torrente, al di là del ponte vediamo la vecchia fornace, appena ristrutturata, poco più avanti la località Ambalagi, ed arriviamo davanti ad un bell'esemplare di platano secolare che si trova a ridosso della gora del fosso della Ragnaia che preleva l'acqua e la porta verso i mulini al di là della strada. Entriamo nel cancello del Borghetto di Bagnolo o Fattoria del Ghiglia, era la fattoria della villa del Barone alla nostra sx la villa che fu il granaio poi la fornace adesso edificio ad uso dell'area protetta del Monteferrato, attraversiamo il ponte sul Bagnolo e troviamo a sx quelli che erano il mulino e il frantoio se guardiamo dentro il torrente vediamo a dx la volta che conteneva “l'inferno” dove stava il ritrecine che muoveva le macine. Prima di lasciare il Borgo a dx notiamo le mangiatoie dello “stalluccio” dei maiali.
Prendiamo a sx il sentiero 412c del Cai, lecci e querce secolari segnano il limite del sentiero.
Prima di attraversare il torrente a dx, dobbiamo usare un'pò di fantasia e immaginare un ampio spazio verde sovrastato da una enorme quercia con una sorgente: Gretaia luogo di picnic per i montemurlesi in primavera. Prendiamo a dx verso la cava, il sentiero si stringe tra rovi e ornielli, la cava è un ambiente degradato dall'azione estrattiva ad opera dell'uomo ma anche un luogo dove la natura ci mostra la sua forza, piante che nascono tra le roccie spaccate, pini che hanno colonizzato la parete scoscesa di questo grande anfiteatro che ha preso il posto della collina. Spettacolare il manto di licheni che riveste le roccie e parte dei terreni umidi.
Molti i cespugli di Alyssum Bertoloni, giunco nero, ornielli e fichi.
Torniamo sui nostri passi e usciti dal sentiero torniamo a sx fino all'imbocco del sentiero 412c
saliamo lungo la sponda sx del torrente Bagnolo, troviamo ancora splendidi esemplari di lecci e querce che svettano verso il cielo, splendide cascate invitano ad un fresco bagno. Mentre sulla nostra dx la collina è coperta da pini marittimi e ornielli, con molte piante morte a terra che producono humus e nutrono molti insetti.
Arriviamo all'attraversamento del Bagnolo dopo aver lasciato il sentiero che saliva verso dx; il sentiero sale leggermente e ci porta sulla strada che imbocchiamo verso dx trovandoci davanti la diga del bacino idrico di Montachello. Seguiamo il perimetro del lago fino a giungere
al ponte sopra le chiuse, lo superiamo e proseguiamo a sx ancora lungo la riva; il sentiero è stretto tra il torrente e la collina a monte, troviamo altri esemplari centenari che si alzano a colonne verso il blu.